Un week-end a Bari

Bari si adagia lungo la costa adriatica pugliese in una conca naturale che il terreno forma tra le murge e il mare.
Crocevia storico di popoli, la città è stata testimone di un continuo movimento di gente che giungeva con un apporto culturale preziosissimo per lo sviluppo della comunità.
La città ha vissuto il periodo Bizantino, Normanno, Svevo, Angioino, Aragonese e Murattiano, tutto questo ha lasciato un’eredità ricchissima che ha dato vita a tre nuclei distinti: il borgo vecchio, il borgo ottocentesco, e la città moderna.

bari_03Il borgo vecchio è composto da viuzze e case addossate le une alle altre in modo tale da formare le corti e poter consolidare un migliore rapporto umano.
Possiamo iniziare il viaggio nella storia di Bari partendo dalla Chiesa di San Gregorio dove si conserva la magnifica statua di San Nicola sontuosamente vestita.
La statua rimane nella chiesa di San Gregorio per tutto l’anno e solo per la sua festa viene trasferita nella grande basilica di San Nicola.
L’imponente basilica, dedicata al Santo più amato di Bari, sorge nel cuore dell’antico borgo, sul sito di un preesistente  tempio bizantino, protetta da un bellissimo spazio di rispetto che è la piazza di San Nicola.
La facciata della costruzione, in candidi conci di pietra calcarea, è un delicato merletto di archetti, bifore e monofore mentre i portali centrali manifestano chiaramente gli influssi musulmani e bizantini saldandosi perfettamente con il romanico-pugliese, ai lati sorgono imponenti due massicci torrioni campanari. L’interno della chiesa lascia senza fiato per la sua grandiosità data dagli splenditi archi su colonne che reggono grandi matronei.
La chiesa conserva alcuni pezzi unici di scultura medievale: uno splendido ciborio del 1150 con capitelli figurati, la sedia episcopale nota come Cattedrale di Elia del XII secolo lavorata con una sofisticata tecnica a traforo, il prezioso altare in argento che racconta la vita e i miracoli di San Nicola e il pregevole soffitto in legno dipinto, del 1660.
Il Matroneo custodisce il tesoro della chiesa e infine nella cripta, caratterizzata da 28 originali colonne e volte a vela, riposano le spoglie del Santo.
Dalla basilica, percorrendo la strada del Carmine si giunge alla bellissima Cattedrale di San Sabino che si riconosce tra le altre chiese per l’alto campanile; di epoca bizantina oggi si presenta come il frutto di innumerevoli rifacimenti e restauri di varie epoche.
Il prospetto tripartito è caratterizzato da un rosone di età gotica e da bei portali barocchi.
L’interno è rifatto in stile con finti matronei e un pulpito, dalla navata sinistra si raggiunge la Trulla, l’antico battistero che funge da sacrestia e che conserva un Exulter, una preziosa pergamena bizantina del 1025.
Sotto il transetto si trova la bellissima cripta ricoperta con variopinti marmi barocchi.
Dalla cattedrale, percorrendo piazza dell’Odegitria, si raggiunge piazza Federico II di Svevia dove sorge il castello edificato sul sito di un precedente edificio normanno.
Il castello ha un suo nucleo più antico che risale al 1230-1240 di pianta trapezoidale e torri angolari, il rivestimento è a scarpata e con baluardi a lancia  del 1500.
Da non perdere la visita al cortile interno con decori rinascimentali e all’atrio di ingresso con volte a crociera su colonne con ricchi capitelli e il bellissimo portone scolpito.
Le ampie sale interne ospitano la gipsoteca, mostre e varie iniziative culturali.
bari_02Dopo avere visitato le architetture più importanti del centro antico, si potrebbe passeggiare senza una meta precisa per le piccole vie del borgo, gustando le specialità locali e ammirando le numerosissime architetture che si incontrerenno come per esempio la Chiesa medievale Vallisa in piazza del Ferrarese, S. Pelagia in via Palazzo di Città, oppure la Chiesa del Gesù e la chiesa di Santa Teresa dei Maschi dalle ricche facciate barocche.
Se vogliamo dedicarci allo shopping bisogna recarsi in via Sparano, strada dei negozi più eleganti e delle grandi firme.
È questa la via che ci introduce nel borgo detto murattiano, che segue il tipico impianto a scacchiera ottocentesco.
Raggiungere Corso Vittorio Emanuele II permette di vedere i più interessanti edifici ottocenteschi: il Palazzo del Governo, il Teatro Comunale, teatro Margherita, l’edificio sede della Camera di Commercio e il teatro Petruzzelli.
Fra le architetture moderne più importanti troviamo lo stadio di San Nicola, il principale impianto sportivo della regione, progettato dall’architetto di fama internazionale Renzo Piano, l’opera è stata riconosciuta di particolare carattere artistico e di indiscussa qualità architettonica per le soluzioni strutturali e per le soluzioni distributive della gradinata. Per il particolare impatto visivo l’opera è stata soprannominata anche dallo stesso progettista “L’Astronave”
Anche il territorio circostante la città conserva delle preziosissime testimonianze storico-artistiche.
Diversi sono gli insediamenti rupestri e le antiche masserie fortificate in particolare troviamo la Chiesa di San Candida vicino il torrente Picone, questa è la più grande basilica rupestre della regione, nei pressi della zona Carbonara si trova la bella Chiesa di via Martinez e lungo la strada per Bitritto si trova la Masseria Milella.

 


In collaborazione con la redazione di Itinerapuglia.com

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